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La città di Arezzo

Dagli etruschi, passando per i romani, fino ad arrivare al medioevo, Arezzo raggiunge uno splendore rimasto ineguagliato nei secoli a venire, tanto che ”… nel XIII secolo è piena di vita, di giostre, di tornei..”, come testimonia la rievocazione storica della Giostra del Saracino, antico gioco cavalleresco nato nel medioevo. Il commercio, è vivo e vigoroso, dà energia agli artisti del tempo chiamati a progettare palazzi e chiese, ad affrescare case e basiliche.
I nomi dei grandi aretini, universalmente noti, sono facili da fare: Francesco Petrarca, Piero della Francesca, Giorgio Vasari, Pietro Aretino, Guido Monaco. Il loro sapere basterebbe a riempire le stanze della cultura di qualsiasi nazione. Altri grandi artisti come Cimabue o Beato Angelico, il Rossellino, Della Robbia o Marcillat, qui lavorarono lasciando notevoli opere alla città.
Lo spirito del Medioevo, creativo e al tempo stesso disciplinato, creano in Arezzo una città “a misura d’uomo”, dove le strade convergono verso l’alto, con il risultato che anche la vista tende verso il cielo; dove predomina l’irregolarità che crea uno straordinario effetto: l’armonia.
Un’armonia che in Piazza Grande trova il centro della vita civile, qui i legami con il passato lasciano tracce indelebili in ogni pietra dei suoi palazzi, in ogni merlo delle sue case-torri, in ogni capitello delle sue chiese.

Ecco che attraversare il centro storico di Arezzo è come fare un viaggio nella macchina del tempo.

Girando l’angolo di un vicolo stretto, la luce cade radente, a volte accecante. In quelle strade pavimentate di pietre grigie, si riscopre d’improvviso la fatica della salita o il sollievo della discesa. Solo l’esperienza farà capire quando è il caso di diminuire il ritmo della camminata e quando è meglio abbreviare il passo.

Ogni prima domenica del mese il salto nel tempo è più tangibile.

Se per qualcuno è un tuffo nel passato, per altri è lo svegliarsi in un mondo studiato sui libri.

Per tutti è sicuramente un’emozione vera, perché la “Fiera Antiquaria di Arezzo” si svolge nella straordinaria scenografia dell’antico borgo medievale.

Le Porte e i Quartieri della città

La suddivisione di Arezzo in quartieri cittadini è molto antica.
Nella configurazione che i quartieri aretini mantennero per tutto il Duecento ed il Trecento, si nota che i quartieri stessi ebbero origine sullo scorcio dell’XI secolo, in concomitanza e in conseguenza del rifacimento delle mura cittadine operato nell’ultimo decennio di quel secolo. I quartieri prendevano nome da quattro porte delle mura: Porta di Sant’Andrea, Porta del Borgo, Porta del Foro e Porta Crucifera. Arezzo era allora tutta arroccata nella parte alta del colle. Per tutto il corso dell’ XIII e del XIV secolo i quartieri aretini svolsero un ruolo importante nella vita politica, giurisdizionale e fiscale della città di Arezzo: gli uffici pubblici, ad esempio, erano equamente ripartiti fra i cittadini delle quattro porte.
A partire dal 1384, con la seconda e definitiva dominazione fiorentina, i quartieri persero gran parte delle loro funzioni, conservando soltanto quella fiscale; fino al Seicento inoltrato le vecchie porte medioevali servirono, infatti, da base per la compilazione dei catasti sulla scorta dei quali venivano ripartite le imposte dirette.
La vecchia divisione in quartieri scomparve definitivamente nel 1672 quando i quartieri di Arezzo furono profondamente modificati per essere adeguati al nuovo assetto topografico della città, rispecchiato dalla cinta medicea. Soltanto il quartiere di Porta Crucifera conservò l’antica denominazione, quelli di Porta del Borgo e di Porta del Foro presero da allora a chiamarsi Santo Spirito e San Lorentino, Porta Sant’Andrea scomparve e fra quelli che restavano si fece posto al nuovo quartiere di Porta San Clemente. Quest’articolazione territoriale della città sopravvisse fino all’Ottocento.
Oggi i Quartieri hanno un valore rievocativo e di attaccamento al territorio che trova la sua massima espressione nella Giostra del Saracino, un palio cavalleresco che si svolge in città il penultimo sabato di giugno, e la prima domenica di settembre.
Le porte invece corrispondono alle principali rotte di arrivo in città: Porta San Clemente  si apre verso il Casentino, Porta San Lorentino verso il Valdarno e Porta Sant’Andrea  apre il cammino alla Valtiberina. All’appello manca solo la Porta che si apriva verso la Valdichiana e quindi verso Roma di cui rimangono solo i bastioni di Santo Spirito.

I Palazzi storici

Arezzo deve la struttura cittadina che possiamo ancor oggi apprezzare al periodo medioevale, torri di edifici pubblici ma anche palazzi privati segnano il passo del centro storico della città.
Palazzi come quello dei Priori che per secoli  si è fatto custode discreto della politica cittadina mantenendo al sicuro i “segreti di palazzo” oppure come il Palazzo Pretorio con sette secoli di funzione pubblica, da sede della magistratura alla trasformazione in carceri e alla restituzione dell’edificio al suo ruolo monumentale che ha oggi. Il Palazzo Pretorio rappresenta uno degli edifici più prestigiosi del centro storico, esempio di architettura toscana medievale e rinascimentale, fu carcere, poi sede del Museo Medievale e della Pinacoteca, e infine, dal 1959,collocazione della Biblioteca Comunale.
Semplicemente passeggiando per la città con orecchio attento si possono ancora ascoltare stralci di vita vissuta in tali edifici o più semplicemente inventarsene alcuni lasciandosi trasportare dalla loro forza comunicativa.

Le Chiese

Gran parte della storia delle città europee e in particolare italiane, non può che passare attraverso la scoperta e la lettura delle sue chiese. Questo è particolarmente vero per Arezzo che, attraverso l’architettura dei suoi luoghi di culto, racconta secoli di storia e di arte. In alcuni casi in modo aperto ed evidente e in alcuni altri in modo più misterioso e, in questo caso occorre scoprire ciò che è stato distrutto o nascosto per arrivare ad una nuova scoperta. Dalle tracce degli antichi luoghi di culto etruschi, alla purezza delle pievi romaniche fino allo slancio gotico e ai fasti rinascimentali. Basilica di San Francesco.

– Cattedrale dei SS. Donato e Pietro (Duomo)
– Basilica di San Francesco – Cappella Bacci: Affreschi di Piero della Francesca
– Chiesa di San Domenico
– S. Maria della Pieve
– Badia delle SS. Flora e Lucilla
– Chiesa della Ss. Annunziata
– Chiesa di Santa Maria in Gradi
– Chiesa di Santa Maria delle Grazie

I Musei

Il ricco patrimonio artistico di Arezzo ha trovato accoglienza presso i principali musei della città (Museo Archeologico, Museo Statale di Arte Moderna e Contemporanea, Museo Diocesano) in alcuni casi e in altri è diventato polo espositivo in sé (Casa museo di Ivan Bruschi, Casa Petrarca, Casa Museo Vasari). Mille poi sono le gioie a cielo aperto che possono essere scoperte liberamente passeggiando e magari anche facendo finta di perdersi per i vicoli suggestivi del centro storico.

Casa Museo di Ivan Bruschi
Corso Italia 14
Orario invernale: 10 – 13 e 14 – 18; Orario estivo: 10 – 18, lunedì chiuso, tel. 0575 354126
www.fondazionebruschi.it

Basilica di San Francesco, Affreschi Leggenda della vera Croce
Via di San Francesco s.n
Tel. 0575 352727
Per prenotazione: www.pierodellafrancesca-ticketoffice.it/

Museo archeologico Gaio Cilnio Mecenate
Via Margaritone 10
orario: tutti i giorni 8.30 – 19.30 – tel: 0575 20882

Museo di Arte  Medievale e Moderna
Via San Lorentino 8
orario: 9:00 – 19.30, chiuso il lunedì, tel. 0575 409050, INGRESSO GRATUITO

Museo Diocesano di Arte Sacra
Palazzo Vescovile Piazza Duomo 1
orario: tutti i giorni 10 – 18, tel. 0575 4027268

Casa Museo del Petrarca
Via dell’Orto 28
chiuso il mercoledì, tel. 0575 1822770

Casa Museo di Giorgio Vasari
Via XX Settembre 55
orario: lun-sab dalle 8.30 alle 19.30, domenica e festivo dalle 8.30 alle 13.30, martedì chiuso, tel. 0575 409040

Palazzo della Fraternita dei Laici
Piazza Grande
orario: tutti i giorni dalle 10:30 alle 18 – chiuso mercoledì, tel. 0575 24694
www.fraternitadeilaici.it

Museo dei Mezzi della comunicazione
Via Ricasoli 22
orario: martedì, giovedì e sabato 9:30-17:30, aperto anche domenica Fiera Antiquaria, tel. 0575 377662 Prenotazioni  visite: Dott. Fausto Casi tel. 0575 364741
www.museocomunicazione.it

Galleria comunale d’Arte Moderna e Contemporanea
-Sede (piazza San Francesco 4) Tel. 0575 299255
-Sala Sant’Ignazio (via Carducci 7)
-Palazzo Chianini Vincenzi (via Cesalpino 15)
-Palazzo Sabatini (via Montetini)

Le Piazze

Le Piazze sono ovunque luogo d’incontro e di scambio ma anche luoghi che sintetizzano la storia della città. Per questo l’amministrazione cittadina ha fortemente voluto la cura e il ripristino delle funzioni principali delle piazze di Arezzo. Da Piazza Vasari (comunemente chiamata Piazza Grande) dal cui centro, compiendo un giro di 360°, si può ripercorrere secoli di storia vissuta, una storia ancora viva e palpabile, passando per Piazza San Francesco, piazza di cultura e socialità alla più recente Piazza Guido Monaco, che indica le note di arrivo di molto turisti, all’istituzionale Piazza della Libertà o alla recentemente ristrutturata Piazza Sant’Agostino che più di tutte sintetizza la rinata volontà di creare luoghi per comunità cittadine attive e che si muovono tra la riscoperta delle antiche tradizioni e l’innovazione.

I Parchi

Il “prato”, situato tra la Cattedrale e la Fortezza, è il parco cittadino di più antico impianto e di maggior suggestione, per la posizione elevata, l’alberatura secolare, la collocazione in un’area di grande interesse archeologico, che attende di essere debitamente valorizzata. Occupa la superficie di una vasta depressione naturale, che alcuni secoli or sono separava due cime collinari, il colle di San Pietro e il Colle di San Donato, corrispondenti agli insediamenti della Cattedrale e della Fortezza. Colmato il dislivello nel corso dei secoli, l’area fu sistemata a giardino pubblico – sede di concerti, corse di cavalli alla tonda, spettacoli aerostatici e pirotecnici – a partire dall’inizio dell’ottocento.
L’estensione attuale, da porta Stufi al bastione meridionale della Fortezza (nei cui pressi sono visibili resti archeologici di età romana), è stata raggiunta nella prima metà del nostro secolo. Al 1928 risale il gruppo marmoreo del monumento a Francesco Petrarca, opera di Alessandro Lazzerini, collocato al centro del parco.
L’altro Parco cittadino si trova invece nella parte più bassa della città, si estende lungo il primo tratto di Viale Giotto. Il parco è intitolato a Sandro Pertini.

La Fortezza Medicea

La fortezza cinquecentesca, fatta costruire dalla famiglia fiorentina de’ Medici dopo che erano riusciti a sottomettere la città a seguito di secoli di dure lotte, è attualmente sede di una profonda opera di restauro. L’ambizioso intervento, fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale, ha come obiettivo quello di recuperare e riqualificare la Fortezza Medicea nell’ambito di un progetto integrato che coinvolge l’intero centro cittadino. L’attuale fase di restauro ha già portato alla luce numerose precedenti stratificazioni archeologiche che gettano una nuova luce sulla storia della città. In attesa del termine dei lavori si possono già apprezzare gli interventi sul lato esterno, accessibile risalendo i giardini del “Prato”.

Centro d’accoglienza turistica

Il Centro di accoglienza turistica Benvenuti ad Arezzo si trova nell’atrio d’onore del Palazzo Comunale di Arezzo, Piazza della Libertà 1, all’interno sono disponibili i seguenti servizi:
– accoglienza turistica
– book shop
– distribuzione materiale informativo
– area espositiva

Orario d’apertura invernale
dal lunedì alla domenica 10:30-12:30
1° domenica del mese 10:00-18:00

Orario d’apertura estivo (giugno-settembre)
dal lunedì al venerdì 10:00-13:00 e 14:00-19:00
sabato, domeniche e festivi 10:00-19:00

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